martedì 3 agosto 2010

Priverno Film Festival: “girare” il futuro


di Matteo Napolitano
Quando sentiamo dire per le strade, tra la gente nelle piazze e nei locali che a Latina non c’è mai un bel niente da vedere, da ascoltare o soltanto da gustare nel mezzo di una passeggiata al centro, non possiamo dare torto a nessuno. Purtroppo. In compenso possiamo senza dubbi affermare di avere una provincia che ogni anno di più si mobilita con iniziative culturali, spazi serali di dibattito, piazze vive piene di musica, mercatini, turisti e persone incuriosite anche dal solo “fattore movimento”.
Lo scorso fine settimana il comune di Priverno in collaborazione con l’associazione culturale “Viale del cinema” (piccola stradina nel centro storico di Priverno) ha proposto la seconda edizione del “Priverno Film Festival” svoltasi all’interno del locale “Tacconibus”, un’iniziativa straordinaria che ha coinvolto registi provenienti dai più disparati paesi del mondo e moltissimi corti proposti, dalla cui cernita, sono risultati i venti finalisti di cui dodici italiani e otto stranieri. La Spagna è il paese più presente con ben quattro cortometraggi di cui tre baschi, seguono immediatamente la Romania e una co-produzione Polonia-Belgio. Sono stati presentati anche due corti extra-europei, uno americano e uno coreano, e moltissimi corti d’animazione, tra cui l’ironico e interessante “Il pianeta perfetto” di Astutillo Smeriglia. Era presente al festival anche un breve film sperimentale e il corto “Amona Putz” di Telmo Esnal già applaudito lo scorso gennaio nell’ambito del “Festival pontino del cortometraggio”.
L’iniziativa ben organizzata e ben seguita conferisce i premi “Miglior regia” (assegnato a “Cotton candy” di Aritz Moreno) e il “Premio del pubblico” (“Rec Stop & Play” di Emanule Pisano) proprio come stimolo e incentivo intellettuale sia per gli emergenti registi sia per la platea, che deve in qualche modo improvvisarsi critica e giudicare secondo i propri gusti le trame proposte.
Quello che ci auguriamo è che questa manifestazione possa avere seguito anche nei prossimi anni e soprattutto che le venga dato sempre più risalto affinché possa diventare punto di riferimento e di riflessione per amministrazioni, come quella del capoluogo pontino, che in maniera menefreghista stanno allontanando sempre più la cultura, e soprattutto lo spirito culturale, dai luoghi in cui tutti siamo cresciuti e in cui, nel bene o nel male, viviamo ogni giorno in modo tristemente apatico.
Per maggiori informazioni sul festival vi invito a visitare il sito dell’associazione http://www.vialedelcinema.it/. Buona visione!

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