lunedì 24 ottobre 2011

SABOTAGGIO A SABOTINO



Alice M. 
 
Questo doveva essere un articolo per informare la gente su quanti progressi sta facendo il Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino invece, sarà un articolo scritto per far sapere alla popolazione di Latina e zone limitrofe di cosa sono capaci questi criminali, gli stessi che magari abbiamo come vicini di casa o amici a cui chiediamo qualsiasi tipo di favore per farci vivere una vita facile.
Il Villaggio della Legalità intitolato a Serafino Famà, vittima innocente, nasce a Borgo Sabotino lo scorso 18 luglio su un terreno confiscato con tanto di strutture abusive. Sabato doveva essere una giornata di conoscenza tra presìdi della provincia di Roma e dedicata a chiunque voleva aiutarci a diffondere tutto ciò che Libera fa, per sollecitare una concreta collaborazione. L'intento era rendere sempre più forte questa rete di persone, facendo crescere questo luogo molto spazioso ed utile a tutti noi (popolazione autoctona e forestiera compresa) per promuovere iniziative; per fare informazione; dibattiti e proiettare documentari. Ciò che non è stato possibile fare sabato praticamente! Se poi ci mettiamo anche il fatto che ad Anzio e Nettuno non c'è un teatro, il presidio di Anzio-Nettuno, tiene ancora di più a questo villaggio e dedica dalla sua inaugurazione molta attenzione e spirito d'iniziativa, senza mai abbassare la guardia su ciò che gli accade! Ma ciò che è successo venerdì notte è molto grave, non sarà l'ultima volta che succederà un attacco intimidatorio di questa portata. Quando dopo i rilevamenti della scientifica ci è stato permesso di entrare nella struttura, abbiamo assistito alla concretizzazione della malvagità: vetri rotti, bagni distrutti (risistemati grazie al lavoro degli scout di Verona questa estate), stoviglie scaraventate di fuori, sala conferenza ribaltata con tutte le sedie sparpagliate (il minimo!), lavandino rotto, sala radio della protezione civile devastata, tavoli rotti, cavi tagliati, la stanza con tutti i materiali piena di polvere dell'estintore e tanta consapevolezza di ciò che era appena accaduto tra i presenti. Ma senza stare troppo a pensare, ci siamo armati di tutto quello che avevamo a disposizione e abbiamo iniziato a ridare al NOSTRO e anche vostro spazio una parvenza di decenza, ciò che gli ex proprietari hanno tolto a quel pezzo di terra costruendo abusivamente, ignorando così il senso di civiltà e quindi il rispetto delle regole. Personalmente vedevo la fatica, con la quale porto con me la speranza di un mondo più giusto, andata in frantumi proprio come quei vetri che stavo raccogliendo e con la stessa violenza con cui sono stati rotti. La cosa che più mi ha dato soddisfazione sabato, è stato il fatto di giocare, ridere e socializzare in una giornata assolata alla faccia di quei banditi a-sociali che si sono permessi di fare tutto questo e soprattutto di chi dall'alto gli permette di agire indisturbati perchè tanto questa è la regola e non l'eccezione. Una cosa è certa: noi non ci arrendiamo e non ci arrendiamo perchè mentre davamo tutti noi stessi nel risistemare il Villaggio, non eravamo soli! C'erano persone trovatesi lì per la prima volta che invece di voltarci le spalle ed andare, sono rimasti con noi a sistemare senza lasciarci in mezzo al devasto. È stato un duro colpo anche perchè il nostro presidio, ha visto nascere questo Villaggio e lo sta aiutando a crescere. Noi vogliamo portare avanti questi sacrifici perchè stiamo nel giusto e non abbiamo paura a farlo perchè non siamo soli, nonostante il ritardo dei carabinieri...


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