mercoledì 9 novembre 2011

E ora tutto sole?


Riccardo Di Santo

Seguendo la diretta del voto ieri sembrava di assistere ad una sfida sportiva più che ad un delicato momento politico che avrà conseguenze pesanti sul futuro.
 Su ombre di champagne di anti- berlusconiani, sospiri di chi aveva scommesso sulle dimissioni del nostro primo ministro e parlamentari che mangiano oggi e mangeranno domani chiunque sia padrone di bottega, il sottoscritto, che ha sempre sostenuto la necessità di mantenere le macchiette comiche a casa anziché in parlamento, pone la seguente domanda: E adesso? Vedete, che questo sia stato un pessimo governo nessun dubbio, cosi come sul fatto che siano necessarie numerose riforme in tutti gli ambiti, cose che si sarebbero dovute fare ben prima della crisi del 2008, ma si sa che in Italia i cambiamenti con calma pluridecennale (tanto si guadagna noi della casta). Ma l'Europa, i mercati ed il giovane disoccupato della porta accanto con la nonna che lo mantiene coi 200€ di pensione non saranno molto emozionati da questa debaclè politica: i problemi restano. Lo spread (differenza degli interessi Bund tedeschi e BTP italiani) raggiunge i 490 punti base,mette in crisi le banche, maggiori posseditrici dei nostri titoli di debito, che evitano il rischio e quindi non concedono mutui o finanziamenti neanche se gli offrite l'anima. No, non è per niente una bella situazione, non sarà facile uscirne, ne tanto meno evitare di ricascarci tra qualche anno. Servono risorse, servono sacrifici, servono persone competenti e tanta fatica. Nella nostra storia abbiamo affrontato momenti simili, infatti ogni nostro momento di gloria è assimilato ad una parola che significa ritorno dal basso: Rinascimento, Risorgimento, Miracolo Italiano ecc. Dobbiamo iniziare dal basso, da noi stessi, dal nostro vicino e dal nostro lavoro. Con questo articolo mi riprendo un'incitazione che ci era stata tolta da un gruppo politico trasformandola in un slogan utilizzabile solo da una parte della popolazione. Io oggi grido “Forza Italia”, ce l'abbiamo fatta in passato ce la faremo in futuro: i nostri nonni hanno bonificato una palude e preso una terra, noi ci faremo sconfiggere da queste sanguisughe?

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