martedì 16 marzo 2010

Forza Emma


di Claudia Giannini
Scontro tra donne. O forse è meglio dire scontro fra mondi. Perché Emma Bonino e Renata Polverini hanno due storie diverse. La prima intraprende la sfida regionale forte di un percorso politico che l’ha sempre vista partecipare alle più importanti vicende italiane sul campo dei diritti. La seconda c’è capitata un po’ per caso, spinta da chissà quale buon vento, lasciando le battaglie sindacali per ambire a un posto estremamente allettante.
Due mondi quindi, ma, a mio avviso, sul primo c’è molto di più da dire. Emma Bonino entra in politica nel 1975, quando si fa arrestare volontariamente per procurato aborto e in quegli anni inizia forse la sua battaglia più importante, appunto quella sulla legalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza. Sempre in prima linea a sostegno dei diritti delle donne, lotta duramente con un’Italia cieca e bigotta, utilizzando qualsiasi arma, scioperi della fame e della sete compresi.
La figura di Emma Bonino è inoltre associata a lotte contro la fame del mondo, in favore della difesa della democrazia e dei diritti civili. E quella delle regionali è l’ennesima sfida, stavolta contro un grande nemico: la sfiducia nella politica. Non a caso ha scelto come slogan “Ti puoi fidare” e a sentirla parlare non ci sono dubbi. Un esempio? Il nucleare. Non si ferma a ribadire la reintroduzione delle centrali nel territorio pontino, ma promuove un piano alternativo a livello nazionale, comprendendo che i problemi della regione possono essere risolti solo in un contesto più ampio, appunto quello nazionale. Un altro esempio? L’occupazione femminile. Non si ferma a lodare “quelle che ce l’hanno fatta” ma parla di asili nido e servizi sociali.
Un programma pratico e deciso, proprio come è lei. E allora non ci resta che sperare che i cittadini del Lazio capiscano dove si può riporre la propria fiducia e scelgano di fidarsi non di una donna, ma di una grande politica. Forza Emma.

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