martedì 24 agosto 2010

Es la dulce vida de España


di Riccardo Di Santo
Ormai mi dovrebbero promuovere come corrispondente estero alla redazione dell'Agronauta, dato che, tra un pensiero lì ed un dubbio qui, sempre più spesso finisco per osservare e riportare dall'estero per far riflettere da noi a casa. Con l'arrivo delle tanto agognate ferie estive per i miei genitori il progetto delle vacanze è stato molto più ambizioso che in precedenza: España. Sarebbe troppo facile pensare a mezzi comuni di locomozione per raggiungere la metà come aerei o navi o perfino il caro buon vecchio treno; Cosi, influenzati dal caro buon vecchio spirito d'avventura degli Italiani che partono alla scoperta di nuove esperienze, è stato optato per un viaggio on-the-road. Tralasciando la parentesi ligure (tirchi ma cuochi nati) e francese ( su cui talvolta amiamo esagerare con pregiudizi sparati a caso) voglio parlare direttamente della terra della “Reconquista”. Innanzitutto con gli spagnoli più che inglese è preferibile parlare in Italiano, vista la vicinanza delle due lingue, tuttavia, data la presenza di numerose parole diverse nonchè dei c.d. falsi amici ( provare a chiedere "un pochito di burro por favor"a colazione e vedrete), è meglio comprare un vocabolario per evitare scene "Fantozziane". Personalmente ero abituato a vedere ai nostri parenti Latini con diversi epiteti: i Francesi erano altezzosi e pensavo di essere chissà chi, I portoghesi non seli filava nessuno mentre gli Spagnoli erano i nostri cugini sfigati dato che se si trovavano al di sotto della situazione economica nostrana dovevano trovarsi veramente in condizioni pietose. Ora come al solito i pregiudizi hanno vita breve dato che quello che ho trovato a Barcellona, Zaragoza, Madrid e Toledo fino ad adesso (dato che grazie alle email e alla santa connessione wi-fi tutta l'europa è collegata tranne... indovinate chi?) è stato tutt'altro; ho visto un giovane e moderna società dove tutto ciò che per noi è oro colato qui è semplice la normalità. Connessioni internet gratis e rapide, coppie omosessuali camminare senza nascondersi per strada ma nel contempo evitando di esagerare con le efusione per la buona educazione di cui sono ricolmi, padroni che raccolgono gli escrementi dei proprio cani, raccolta differenziata in tutti i quartieri della città. Non vi basta? Zone desertiche dell'Aragona, vista l'impossibilità di coltivare per il caldo e per il terreno montuoso, trasformate in enormi centri di Energia Eolica, che è fornita senza costi aggiuntivi per lo stato ( alla faccia di Sgarbi che ha scoperto non solo che la mafia esiste ma che essa è imprenditrice anche!!). Autostrade vuote di autovelox ma piene di persone che, sebbene posseggano macchine da grosse cilindrate rimangono nei 120 km/h di limite ( andate a vedere sulla pontina o sul GRA se cosi succede da noi). Tutto ciò comporta una riflessione dato che ci lamentiamo sempre di tizio, caio e sempronio, ma diciamoci la verità: noi singoli cittadini e famiglie, siamo meglio? O usiamo la scusa che il mondo è cosi e ci adeguiamo di consequenza? Meglio berci un bicchiere di Vino Tinto e godersi queste ferie, Buona Estate a tutti!!!

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