martedì 21 settembre 2010

IL NEGOZIO: NUOVO SPAZIO D’ARTE


di Lucia Orlacchio
Roma - Lo scorso fine settimana la Capitale è stata protagonista di uno degli eventi socioculturali più originali del momento: il negozio si trasforma in spazio espositivo d’arte. Stiamo parlando del nuovo Upim Pop di Santa Maria Maggiore che, inaugurato Venerdi 17 Settembre, è stato luogo privilegiato per l’esposizione di 12 opere del grande artista americano Andy Warhol (Campbell’s Soup Dress ‘68, Flowers ‘70, Marylin ‘70, Mao‘72, Ladies and Gentlemen’75 e altre). Questa iniziativa, sebbene durata soli tre giorni, ha riscosso un notevole successo segnando una piccola svolta nella storia italiana degli eventi espositivi: per la prima volta in Italia, è uno store ad aprire le porte al mondo dell’arte, in modo completamente gratuito e lo fa scegliendo proprio il linguaggio Pop americano, simbolo del consumo di massa. Ciò che avvicina l’iniziativa del gruppo Upim alla Pop Art, è infatti il comune legame che intercorre tra queste e le realtà ad esse contemporanee: l’artista Pop coglie impulsi dalla “civiltà del consumo” anni ’60 che lo circonda , di cui egli stesso fa parte, per poi tradurli in linguaggi visivi nuovi; allo stesso modo anche l’arte esposta dentro uno store entra prepotentemente nel quotidiano, abbatte le barriere della fruizione tradizionale (costo del biglietto, orari di visita,…) per favorire un nuovo, più libero rapporto tra soggetto – fruitore e opera d’arte.
Camminare, vedere, osservare per poi acquistare: dietro l’ esposizione c’è sicuramente una grande strategia pubblicitaria di indubbio valore, ma ciò che più conta è la novità apportata da questa iniziativa che possiamo definire artistica più che commerciale. Presentare opere di tale importanza entro un semplice negozio è una forma espositiva che rende l’arte gratuita ed accessibile a tutti. Un nuovo modo di avvicinarsi all’arte, permettendo ad essa di entrare a far parte ogni giorno dei nostri spazi di vita comune.

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