di Riccardo Di Santo
Essa è il nostro testo fondamentale, la carta che sta alla base di tutto il nostro ordinamento come stato ma anche come popolo, quindi un veloce ripasso della sua composizione non potrà nuocere di certo. La nostra costituzione è composta di 139 articoli, non contando le 18 disposizioni transitorie finali, i quali sono divisi in più parti in base all’argomento che affrontano. I primi 12 articoli sono i principi fondamentali, cardine della nostra democrazia, seguono gli articoli dal 13 al 54, “DIRITTI E DOVERI DEI CITTADINI”, divisi a sua volta in quattro titoli: Il primo dedicato ai “Rapporti Civili”(Artt. 13-28 tra cui diritto d’espressione), il secondo dedicato ai “Rapporti Etico Sociali”(Artt. 29-34 tra cui diritto all’istruzione), il terzo dedicato ai “Rapporti Economici”(Artt. 35-47 tra cui diritto di sciopero, diritto alla libera iniziativa economica ecc.), ed infine il quarto dedicato ai “Rapporti Politici”(Artt. 48-54 tra cui il diritto di voto). Segue la parte seconda che disciplina “L’Ordinamento della Repubblica” cioè che tratta de: Il Parlamento (Artt. 55-69), Il processo di formazione delle leggi (Artt. 70-82), Il Presidente della Repubblica (Artt. 83-91), Il Governo (Artt. 92-96), La Pubblica Amministrazione, Il Cnel, Il Consiglio di Stato e la Corte dei Conti (Artt. 97-100), La Magistratura (Artt. 101-110), Le norme generali sulla Giurisdizione (Artt. 111-113), Le Regioni, Le Provincie, I Comuni (Artt. 114-133), La Corte Costituzionale (Artt.134-137) ed infine gli artt. 138 (Processo di Revisione Costituzionale) e 139 (“La forma Repubblicana non può essere oggetto di revisione Costituzionale”).
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