martedì 14 dicembre 2010

Twit-intervista a Giorgio De Marchis


di Martina Nasato
Sul suo sito si dice affascinato da internet e dai social network. Noi non ce lo siamo fatti ripetere due volte e abbiamo proposto a Giorgio De Marchis (che a gennaio affronterà le primarie per candidarsi Sindaco di Latina) di sostenere un'intervista su Twitter. Lui è stato al gioco.
D: “Per voi che siete veri eroi cambieremo tutto”: questo è il suo slogan per le primarie. Chi sono gli eroi e cosa cambierà?
R: Gli eroi sono i latinensi comuni, quelli abbandonati dalle istituzioni, che se la sono dovuta cavare da soli senza nessun aiuto. Cambierà tutto.
D: Lei è solito cercare il dialogo con i giovani del capoluogo, ma ha suscitato scalpore il suo intervento previsto per il 19 dicembre a Casapound (De Marchis prenderà parte, assieme ad Antonio Pennacchi, alla conferenza “1932-2011, dalla redenzione alla palude”, ndr) . Cosa risponde a queste critiche?
R: Non avevo dubbi. Casapound mi ha invitato a parlare di Latina e della crisi del governo cittadino, andrò lì a confrontarmi su questi temi. Non vado al dibattito per diventare di Casapound, ma per portare nel dibattito le mie idee, che sono idee di sinistra.
D: Il problema della viabilità cittadina (noi ce ne occupammo parlando delle strisce blu) non è mai stato affrontato seriamente: cosa pensa al riguardo?
R: Che va rivisto totalmente partendo dalla risoluzione del contratto con Urbania. Prima delle strisce blu bisogna pensare all'isola pedonale.
D: Tre opere pubbliche o private che finanzierebbe e tre, fra quelle approvate dalle amministrazioni precedenti, che casserebbe.
R: Finanzierei: un nuovo parco pubblico, un nuovo Palasport, un nuovo Ospedale. Casserei i progetti per la metro, per il porto a Foce Verde, e il project financing per il mercato coperto.
D: Vuole aggiungere qualcosa?
R: Si, vorrei dire ai latinensi che il 16 gennaio hanno l'occasione di cominciare a
cambiare tutto, davvero.

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