mercoledì 27 aprile 2011

Giovanardi, il merlo e la Par Coglionem





vignetta da Il Post



di Andrea Passamonti


Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alla Famiglia, ci ha abituato a prese di posizione alquanto radicali. Non c’è quindi da sorprendersi se qualche giorno fa il paladino della “famiglia naturale fondata sul matrimonio” si sia schierato apertamente contro il manifesto di Ikea che promuovendo l’adesione della sua carta fedeltà Ikea Family, la dichiarava “aperta a tutti i tipi di famiglia” accompagnando il messaggio con una foto di due uomini mano nella mano.
  
La sorpresa però, ma ormai neanche troppa, sta nella dichiarazione del Deputato Pd Giorgio Merlo, che nel suo sito scrive: “Un conto è denunciare il fallimento del Governo sulle politiche per la famiglia e per l’infanzia […]. Altra cosa, invece, è ricordare e custodire il valore costituzionale della famiglia. Su questo terreno il sottosegretario Giovanardi ha ragione. Senza se e senza ma. E il messaggio pubblicitario dell’Ikea va denunciato. Almeno per chi crede nel valore costituzionale della famiglia”. In poche parole convergenza su tutta la linea, “senza se e senza ma”.
Senza volere evitare di dare un giudizio su Ikea, che va lodata per l’iniziativa, ma potrebbe essere criticata per avere più volte mostrato una divergenza tra buoni propositi e comportamenti effettivi, i punti interessanti della questione sono due: il primo, ormai consolidato e monotono, riguarda il fervore nel battersi contro una pubblicità neanche così scandalosa e l’omertà con cui si tace nel giudicare le imprese notturne del Presidentissimo, che della sobrietà cattolica sbandierata dalla carta dei valori del Pdl non sembra godere; il secondo concerne la sempre più accentuata schizofrenia nei giudizi sulla Costituzione, un giorno accusata di essere una brodaglia comunista da abbattere a colpi di picconate, ma poi difesa a spada tratta dall’attacco degli stessi comunisti che l’avrebbero scritta. Ovviamente, in questi casi la verità tende a stare nel mezzo: questa Carta tanto amata da una parte quanto attaccata dall’altra non è né carta igienica, né una tavola della legge dettata da qualche divinità. Ha i suoi pregi insieme ai suoi difetti. Non è immodificabile, ma è anche un buon punto di partenza per la costituzione di una società basata su regole comuni.
Questi argomenti però non sembrano interessare gli onorevoli di turno, che preferiscono solleticare la pancia dell’elettorato, sembrano magari che nella testa ci sia solo una simpatica mosca ronzante.
Insomma, quella di Giovanardi sembra essere l’ennesima boutade volta ad accaparrarsi il favore di qualche fondamentalista cattolico, quella di Merlo, invece, una merlata dovuta a quella Par Coglionem (Copyright Makkox) che il Pd ancora non ha deciso di abrogare.

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