mercoledì 25 maggio 2011

I dubbi di Albert

di Pierpaolo Capezzera
 “Solo due cose sono infinite, l'universo e la stupidità umana, e non sono sicuro della prima.”: così Albert Einstein commentava la notizia del bombardamento di Hiroshima, uno dei momenti più cupi della storia dell’umanità.
Ora, dopo più di sessant’anni, grazie allo studio quadriennale di 26 astronomi del Nuovo Galles del Sud, ci giunge una nuova conferma riguardo l’infinità della prima (per quanto riguarda la seconda, leggere la voce “vedi chi c’è al Governo”): questi studiosi, infatti, con la ricognizione di oltre 200.000 galassie, hanno apportato nuove prove circa la dimostrazione dell’esistenza dell’energia oscura (solo teorizzata, e in parte, da Einstein), riconoscendola come proprietà stessa dell’universo. Sarebbe proprio questa la fonte e il motore della continua espansione del cosmo, rendendolo, per l’appunto, infinito. Chris Blake, il coordinatore delle due ricerche, pubblicate sul “Monthly Notices of the Royal Astronomical Society”, afferma con orgoglio che 'L'energia oscura e' reale, riempie l'universo''. Orgoglio dovuto sicuramente al fatto che tale forma di materia, per quanto fosse la spiegazione più accreditata circa il “vuoto” dell’universo, era stata, sinora, solamente teorizzata, ma mai dimostrata tramite un’osservazione così approfondita. E, dunque, è questa l’ennesima dimostrazione che anche un genio del calibro di Einstein (probabilmente una delle più grandi menti mai esistite) possa dover lasciare il passo al tempo e alla ricerca che in esso avviene. Anche se, sicuramente, per far sì che ciò avvenga, è necessario che la ricerca sia viva. Perché le grandi menti che ci sono nel nostro Paese, se ricevessero gli adeguati fondi, potrebbero sicuramente ottenere risultati di tale importanza. E purtroppo la lista dei 26 astronomi in questione è irreperibile, ma sono sicuro che  tra le loro schiere c’è almeno un cervello tricolore in fuga. E sapere che la situazione andrà via via peggiorando è decisamente la conferma del secondo dubbio einsteiniano.

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