lunedì 21 novembre 2011

Da qualche giorno...


Matteo Napolitano

Da qualche giorno, in Italia, si sta meglio. E' scomparso il tanto temuto despota Berlusconi, il baratro è un po' più lontano, la riva un po' più vicina e tutti noi siamo un po' meno naufraghi, un po' meno disorientati.
Da qualche giorno, in Italia, tutti parliamo di “spread”, “BOT”, “BTP”, “tassa patrimoniale”, “declassamento” e “agenzie di rating” da maestri di alta economia, siamo tutti insigni e navigati esperti di finanza internazionale, tanto da portare la finanza internazionale stessa al bar, al supermercato, in edicola, al bagno e in tutti i luoghi che fanno parte del nostro quotidiano, come se fosse un bel cane da passeggio o un apostrofo rosa tra le parole “reddito e Keynes”.
Da qualche giorno, in Italia, siamo tutti un po' più “tecnici”, neutri e bravi cristiani, stiamo tornando a barricarci dietro la maestosità dello “scudo crociato” e dei grandi sacrifici per la Patria nostra, disposti a passare sopra qualsiasi cosa pur di nascondere ciò che da sempre ci domina, tanto, meglio il centro perchè il nord no, troppo nord, il sud no, troppo sud, la destra no, non ci va, la sinistra no, per carità del buon iddio.
Aprendo gli occhi sull'Italia, sull'Europa e sul mondo in questi giorni così freddi, ma così estremamente “caldi”, possiamo facilmente renderci conto che la politica ha fallito miseramente, su tutti i fronti, la politica è morta dinanzi ai ricatti del Potere Economico Globalizzato, perdendo progettualità, divenendo mera contingenza e necessità per il solo fine di “passare la giornata”.
La politica si è costituita senza alcuna dignità, senza sapersi esprimere responsabilmente rigurdo al suo ruolo di “sintesi e rappresentazione” delle istanze collettive.
L'economia, di conseguenza, è divenuta ideologia, progetto, programma e “religione civile universale”, poiché i luoghi di culto del mondo globalizzato sono “tutti i luoghi e i non luoghi”, poiché le risposte si aspettano da buone leggi che regolino i mercati piuttosto che da buoni uomini e da buone idee, parafrasando Aristotele.
Da qualche giorno, in Italia, in Europa e nel mondo, si sta meglio. Da qualche parte, in Italia, in Europa e nel mondo, si è persa la nostra coscienza politica e con Lei, l'elegante ideale “borghese”, sta scemando la voglia di rinfondare, su nuove basi, la nostra cultura. E cultura significa vita.

1 commento:

  1. Sta fallendo lo Stato-Nazione, sta fallendo una società che da sempre si è posta come l'unico modello possibile e giusto per tutte le altre, sta fallendo il suo sistema economico fatto di leggi spesso astratte e convenzionali (vedi i parametri di Maastricht), sta fallendo la politica violenta e indiscriminata del neocapitalismo selvaggio e senza scrupoli, sta fallendo un sistema basato sulla proprietà privata estesa a tutto ormai, presto si venderanno anche il cielo e dovremo chiedere il permesso per guardare le stelle!
    sono contenta e spero che il nostro modello di super civiltà occidentale ipocritamente democratica, moderna, perfetta e imbevuta di valori cristiani finti e materialisti, crolli fino in fondo.Forse solo così potremo davvero rifondare una nuova cultura e ricominciare a vivere!

    RispondiElimina