lunedì 21 novembre 2011

"In onda", serraglio pre-serale


di Martina Nasato
A voi fa più schifo il modo in cui un ex Ministro della Repubblica reagisce ad una provocazione o il modo in cui i due conduttori sminuiscono la cosa?
Certo, Ignazio La Russa (ribattezzato più propriamente "La Rissa"), è un personaggio noto per la totale incapacità di sviluppare e argomentare posizioni senza ricorrere all'uso di "granate", verbali e (soprattutto) non. E infondo, cosa ci si può aspettare dalla conduzione della coppia Luca Telese - Nicola Porro? Due massimi esponenti del giornalismo peloso: il primo, noto cerchiobottista e servile penna della politica, ha imparato a spacciare il suo febbrile leccaculismo bipartisan per giornalismo indipendente; il secondo è il famoso finto-moderato ultra-berlusconiano, camaleontico quanto basta per adattarsi bene a tutti i cambiamenti di idee, ritrattazioni et similia del suo "boss".

Quel monologo è uno dei cavalli di battaglia di Ascanio Celestini (potete trovarlo qui), dal contenuto molto allusivo, quasi esplicito. Non si tratta di satira, è qualcosa di più complesso: è una "favola" di critica sociale. Evidentemente qualcosa di troppo alto per la mente dell'ex Ministro della Difesa, la cui concezone di poesia sembra essere l'immagine di un fucile semiautomatico. La reazione infatti è quella di un bambino offeso, a cui hanno insultato l'amichetto del cuore. E nel frattempo i due conduttori minimizzano, come la maestra che non ha voglia di assistere ad una discussione fra mocciosi, o peggio, quella che prende silenziosamente le parti del bambino ricco per non far arrabbiare la famiglia.

Non è la prima volta che il talk show preserale "In onda" si presta come teatro per bagarre senza contenuto (si ricordi lo scambio di complimenti fra lo stesso Telese e la sua ex collega e co-conduttrice Luisella Costamagna), calamite di audience ed attenzione mediatica. Quel che più dovrebbe infastidire lo spettatore, però, è il fatto che programmi del genere (come pure Annozero, Ballarò et similia) hanno persino la pretesa di "fare opinione" in modo professionale, mentre, al netto degli argomenti trattati (con vergognosa superficialità e molte strizzatine d'occhio al pubblico "impegnato"), le modalità sono le stesse ravvisabili in quei serragli televisivi quali "Mattino&Pomeriggio 5": invitare ospiti non figure autorevoli, bensì macchiette, stuzzicarli, aspettare la litigata e alimentarla.

Insomma, (anche) stavolta la figura dei coglioni l'hanno fatta quelli di "In onda", presentatori e ospite.

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