mercoledì 16 novembre 2011

Prima impressioni sul nuovo governo


Alessandro Lanzi

Solo qualche ora fa Monti ha reso noti i nomi dei ministri che formeranno la nuova compagine governativa. Si tratta sicuramente di persone autorevoli, per gli incarichi che hanno svolto e che svolgono tuttora nell’ambito dei settori di loro competenza, ma questo non mi colpisce affatto.
 E’ l’essenza del governo tecnico che porta alla nomina di persone di sopraelevata competenza tecnica, altrimenti sarebbe un governo politico come tutti gli altri.
Facciamo un esempio: un governo con la Gelmini presieduto da Berlusconi non è un governo tecnico.
Ho cercato in queste ore i curricula dei neo-ministri e ho trovato alcuni dati, che personalmente non gradisco: incarichi di rilievo nelle banche, membri dei cda di importanti società, inclinazione politica demo-cristiana, forte contatto con movimenti cattolici, insegnamento quasi esclusivamente presso università private.
Mi sarei aspettato che il PD qualche parolina, giusto per fare polemica la dicesse. Invece no. Sono contenti dato che hanno visto portare a termine il loro programma da altri: far dimettere Berlusconi.
Vediamo più da vicino alcuni ministeri:
-Anna Maria Cancellieri al Ministero degli Interni. Si fece il nome della lady di ferro per una possibile candidatura con l’UDC nel 2010 per l’elezione del sindaco di Bologna.
-Paola Severino al Ministero della Giustizia. E’ vice-rettore della LUISS di Roma.
-Elsa Fornero al Ministero del Lavoro, Politiche sociali e delega per le pari opportunità.
E’ stato membro del comitato scientifico di Confindustria, si è occupata di previdenza per la Banca Mondiale, è vicepresidente del Consiglio di sorveglianza dell’Intesa-San Paolo.
Al Ministero della Sanità è interessante trovare, in linea con le recenti pronunce del Papa sull’uso delle staminali da embrioni, Renato Balduzzi. Il celebre giurista del diritto sanitario è stato dal 2002 al 2009 Presidente del movimento laureati di Azione Cattolica ed è componente del Movimento internazionale intellettuali cattolici.
Al ministro Profumo l’Istruzione. E’ stato membro del c.d.a. di UniCredit e dal 2011 dei c.d.a. di Fidia s.p.a., Telecom e Pirelli.
A Ornaghi il Ministero dei Beni e delle attività culturali. E’ dal 2002 rettore dell’Università Cattolica Sacro Cuore e vicepresidente del quotidiano “Avvenire”.

Una domanda mi sorge spontanea: ma tutto questo vento di banche, c.d.a. e cattolicesimo non prepara forse un’ascesa del Sig.Casini e un ritorno della democrazia-cristiana? …Silvio pure questo ci dovevi fare?!

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