lunedì 11 ottobre 2010

NOI SIAMO LA RANA


di Gabriele Primavera
Nel tardo Ottocento, un entourage di ricercatori della John Hopkins University condusse un esperimento alquanto bizzarro, ma che oggi è propedeutico, almeno, all'apertura di questo articolo.
I ricercatori hanno dimostrato, tramite prova diretta, come una rana, lanciata in una pentola d'acqua bollente, esca in tutta fretta per salvarsi la vita. Fin qui nulla di strano.
La scoperta risiede nell'aver provato che una rana, posta in una pentola d'acqua fredda, ma riscaldata pian piano e costantemente, alla fine si troverà morta bollita.
Quella rana morta bollita, oggi, è proprio il popolo Italiano.
Le nuove chiuse comiche del nostro Premier, ai danni di un credo religioso ed una rispettabile Parlamentare, sono solo il sottoprodotto industriale di un lungo processo di lobotomizzazione di massa, che non c'ha portato ad altro se non allo stato attuale delle cose. Un processo che ci ha coinvolti tutti, indistintamente.
Oggi i parolai, soprattutto negli ambienti vicini alla sinistra, che popolano i media a senso unico (ma anche quelli più partecipativi, come il web), gridano allo scandalo esclusivamente quando l'On. Berlusconi si presta ai risvolti della ormai celebre "politica del cucù", più traducibile come "politica da baretto".
Se fossimo stati buttati nella pentola con l'acqua già bollente, probabilmente ci saremmo accorti di quanto il modo di Berlusconi di gestire i rapporti interni/esterni, a livello mediatico, sia solo una distrazione; una marionetta atta a convincerci che l'acqua è fredda, e che le nostre sono "ustioni percepite".
Invece, grazie all'imbarbarimento e al servilismo mediatico ed istituzionale di questo Paese, oggi ci troviamo a discutere della "coerenza ideologica" delle "bestemmie" di Berlusconi, delle barzellette machiste, dei cucù alla Merkel, di kapò, di leggii rotti, di abbronzati e quant'altro.
Poco importa se Berlusconi, con la sua corte di lacché, abbia in 20 anni di vita pubblica portato l'economia al collasso, ridicolizzato un Paese sul piano internazionale, macellato scuola e ricerca, abbattuto l'innovazione, varato leggi liberticide, autoritarie e classiste (quando non ad personam), perpetuato l'omicidio ed il razzismo di Stato, violentato l'ambiente con infrastrutture inutili e pericolose, ucciso la cultura tramite le sue TV scadenti ed i tagli a livello governativo e ghigliottinato salari e pensioni.
Noi, noi Italiani, siamo la rana bollita; e, a quanto pare, continueremo a scandalizzarci per delle barzellette che, storicamente, non hanno mai ucciso nessuno. Per quanto di pessimo gusto.

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