sabato 8 ottobre 2011

Almodòvar Nos Habita


Giò Marino

Passione sensualità e odore, accarezzano delicatamente la superficie di ciò che ci possiede, che amiamo, rifiutiamo e che infine diventa ossessione, tutto questo è Pelle, la Pelle che ci racconta Pèdro Almòdovar nel suo ultimo, brillante, capolavoro.

L'arte del "Fero Vecio" a Latina

Oggi e domani,sabato 8 e domenica 9 ottobre, presso L'Opera Nazionale Combattenti di Piazza S. Marco si svolge una mostra/raccolta fondi per l'associazione Dokita nella quale verranno mostrate le opere in ferro del maestro Diego Zeni. Le offerte andranno a favore della gestione di orfanotrofi, scuole e cliniche in giro per il mondo, gestite dai "Figli della immacolata concezione". Vi posso dire che è veramente una bella mostra nella quale oggetti d'uso quotidiano, e non, prendono forme di vere e proprie creazioni che fanno volare la fantasia.Inoltre il maestro è ben disposto a discutere con i partecipanti del senso delle sue opere. Partecipiamo numerosi.

giovedì 6 ottobre 2011

Cameriera? No grazie. Hostess e ragazza immagine, le nuove tendenze del lavoro occasionale

di Claudia Giannini
Basta una taglia 42 e un po’ d’altezza per trovare lavoro. E non accade solo a Palazzo Grazioli. Negli ultimi anni, in concomitanza con l’era internet e i nuovi metodi per offrire - trovare lavoro, si riscontra una curiosa tendenza; quella ai lavori “estetici”. E con estetici intendo relativi all’universo dell’apparire. Un mondo che non si limita più al modellismo e al fotomodellismo, ma ha accolto le nuove esigenze pubblicitarie, creando la figura dell’hostess o della “ragazza immagine”. Inutile sottolineare come il target a cui queste occupazioni, periodiche e momentanee, si rivolgono è quello femminile.

mercoledì 5 ottobre 2011

Alla cortese attenzione dei nostri lettori

Redazione

La redazione dell'Agronauta sulla tragica morte delle operaie di Berletta.

Ci uniamo al cordoglio per la morte delle operaie a causa del crollo della palazzina di Barletta. Oltre al dolore, non si può non provare rabbia e indignazione apprendendo le condizioni in cui operavano queste magliaie: lavoro nero, retribuzione misera e ritmi sfiancanti. Una realtà che è stata portata alla luce solo dopo la tragedia.

La redazione dell'Agronauta sull'art. 29 del c.d. DDL sulle intercettazioni, recante l'obbligo per tutti i siti web di pubblicare, entro 48 ore dalla richiesta e senza alcun commento, una rettifica su qualsiasi contenuto che il richiedente giudichi lesivo della propria immagine.

A nessuno può essere negato il diritto di replica, pienamente rientrante nel diritto alla libertà di parola e alla libera manifestazione del pensiero.
Tuttavia, non crediamo serva una legge ad imporre ciò che il buon senso e il vivere civile suggeriscono.
Inoltre, l'esclusione aprioristica del confronto dialettico e del ricorso, in via alternativa, ad un terzo competente e imparziale, idoneo a giudicare sulla questione
  • svilisce la dignità di chi, per scrivere, affronta un lavoro di scrupolosa documentazione,
  • non garantisce correttezza dell'informazione, confondendo il lettore,
  • getta sull'autore degli articoli l'ombra della scarsa professionalità,
  • penalizza drasticamente l'attività di quanti esprimono per iscritto le proprie opinioni su fatti concreti
Ogni forma di imposizione in tal senso si traduce in repressione.

La redazione unanime

Borghezio dimettiti!


Alessandro Lanzi

E’ assurdo pensare che esista un individuo para-fascista in una commissione europea per i diritti civili e la giustizia? Ed è assurdo pensare che lo stesso individuo si definisca cristiano ma promuova indirettamente la guerra? Si è assurdo…ma è Borghezio.

lunedì 3 ottobre 2011

SCIOGLIETE GLI ORMEGGI, L'AGRONAUTA RIPARTE

Redazione
La forza delle idee sta nel coraggio di perseguirle, così come la forza dei progetti sta nell’impegno che ci si mette.

Dalla nostra, noi de L’Agronauta, siamo sempre quei quattro amici al bar, anzi in pizzeria, con la voglia di cambiare il mondo.
A tre anni di distanza dal nostro inizio, siamo ancora qui, con il nostro occhio critico, solo un po’ provato dallo scontro col mondo e la nostra voglia di mettere bocca, anzi parole, proprio su quel mondo che non ci sta bene.
Da un lato l’impegno universitario, dall’altro un po’ di disillusione per il futuro incerto più che mai, ma nel mezzo la stessa voglia, nel nostro piccolo, di fare qualcosa.
Per questo abbiamo deciso di salpare ancora, con nuovi compagni di viaggio, ma stavolta da soli, senza l’appoggio del quotidiano “Il Territorio”.
In previsione aggiornamenti frequenti del blog con contenuti più ricchi, apertura a chiunque voglia contribuire, come è sempre stato nello spirito de L’Agronauta e, novità ambiziosa, l’uscita di un cartaceo mensile per arrivare anche a chi non naviga nel web.
Dietro alla nostra nuova proposta c’è sempre il vivo confronto tra opinioni, perché crediamo nella forza della dialettica.
C’è spazio per i commenti e libertà d’espressione, perchè il silenzio e il disinteresse sono i nemici del cambiamento sociale.
Facciamo attenzione alla realtà pontina, perché è sempre da casa propria che deve partire la rivoluzione.

E se di rivoluzione si può ancora parlare, noi de L’Agronauta vogliamo farla a suon di critica e proposte costruttive.

A bordo, ancora alla ricerca del Vello d’Oro:

- Andrea Passamonti, per la serie “Oh capitano, mio capitano”;
- Martina Nasato, e l’impegno che la contraddistingue;
- Matteo Napolitano, riservata saggezza;
- Riccardo Di Santo, disciplina legale;
- Stefano Pietrosanti, l’eleganza e la lucida analisi del riccio;
- Pierpaolo Capezzera, l’occhio del filosofo;
- Alessandro Lanzi, politicamente e polemicamente;
- Giò Marino, creatività tra scrittura e fotografia;
- Claudia Giannini, proposte e critica.

E siamo pronti ad accogliere nuove voci.


Buona lettura!

"Diaz - Non lavate questo sangue": il film sui fatti di Genova (fra polemiche e boicottaggi)


di Martina Nasato

Uscirà la prossima primavera un film molto contestato già durante le riprese. Domenico Procacci, il produttore, ha faticato non poco a trovare finanziamenti: Rai, Mediaset, istituti bancari e privati non hanno voluto sapere d'investire su questa pellicola. Alla fine, Procacci da solo ha coperto circa l'80% dei costi, mentre la restante parte è stata finanziata da altre due case di produzione, una romena e una francese. Il Coisp, sindacato di Polizia, invita sin da subito al boicottaggio di quella che, secondo loro, sarà una rappresentazione estremamente parziale di fatti che sono ancora sotto accertamento giudiziario.